IL COMUNE
Scopri di più sulla storia della nostra Corsico
Le notizie su Corsico risalgono al VII secolo, e la sua storia si intreccia con quella di Milano. Infatti tra i possedimenti che i Signori di Milano hanno nel Ducato, Corsico ne ospita due: la tenuta dei Torriani, poi Visconti, di cui rimane traccia nell’attuale edificio in piazza della Pianta, e la villa del condottiero Noccolò Piccinino, che morì a Corsico nel 1444.
Al 1500 risalgono la fondazione dell”Opera Pia Vimercati’, che organizzava la distribuzione del pane per i poveri e di un’edicola in località ‘Guardia di Sotto’, vicino all’oratorio ‘Madonna della Guardia’: è stata posta in ricordo della sosta del Cardinale Carlo Borromeo, il 2 novembre 1584.
Di Corsico ricompare traccia nella storia quando nel 1706 Eugenio di Savoia, al servizio dell’Impero Austriaco, sconfigge l’ultimo dei governatori spagnoli, e proprio a Corsico insedia il suo quartier generale.
Durante la dominazione austriaca (siamo all’inizio del 1800), Corsico diventa sede del Distretto II dell’Imperiale Regia Amministrazione, con uffici politici, civili, di polizia e tributari. Tale distretto comprende dodici Comuni, tra cui Assago, Baggio, Buccinasco, Cesano Boscone, Cusago, Ronchetto e Trezzano sul Naviglio. L’organo politico-amministrativo è il Cancelliere del Censo.
Con la legge sull’ordinamento Comunale e Provinciale del 25 Aprile 1859, viene modificata l’organizzazione amministrativa del Lombardo-Veneto: sono istituiti Circondari, mandamenti e Comuni. Corsico diviene sede dell’Omonimo mandamento, che comprende dodici Comuni. A quell’epoca gli abitanti sono 1570, su 11.567 dell’intero mandamento.
Nel territorio di Corsico è compresa la frazione Lorenteggio, aggregata a Milano solo nel 1923.
Nel campo assistenziale esiste la Congragazione di Carità, che nel 1912 fonda il primo Asilo infantile, successivamente ampliato nel 1926. La Congragazione opera fino al 1937, anno in cui viene sostituito dall’Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.).
Nella seconda metà dell’Ottocento, Corsico ha un’economia prevalentemente agricola e zootecnica si sviluppano le prime aziende casearie. Le proprietà fondiarie appartenevano ai Visconti di Modrone, ai Marchesi Brivio, ai conti Borromeo Aresi, ai Trivulzio.
L’importanza amministrativa di Corsico viene confermata dalla Legge Comunale e Provinciale del 1865, dopo l’unità d’Italia.
Nei primi anni del 1900, con l’insediamento di alcune fabbriche (carta e vetroceramica), inizia il processo di assorbimento, da parte dell’industria, di manodopera bracciantile salariata, del corsichese e delle campagne circostanti. Il proletariato agricolo si trasforma in proletariato industriale, che dà vita a forti organizzazioni sindacali e politiche.
Con le riforme elettorali del 1912, viene istituito il voto a suffragio universale maschile: i cittadini iscritti nelle liste elettorali sono, in quel momento, 891.
La prima guerra mondiale conta novanta vittime di Corsico. Tra i reduci, due sono insigniti della medaglia d’argento e tre di quella di bronzo.
Nelle elezioni amministrative del 1920 i rappresentanti delle forze popolari di sinistra conquistano il Comune: Sindaco è l’operaio angelo Massone. Nelle elezioni del 1921 la stragrande maggioranza dei 1404 elettori vota per le liste socialista, comunista e popolare.
Nel periodo della grande crisi, intorno agli anni Trenta, si registrano flussi migratori dal Veneto e dal Bergamasco.
Nel 1940, quando scoppia la seconda guerra mondiale, Corsico conta più di 8.000 abitanti. Nel 1943 le campane della Chiese S.S. Pietro e Paolo vengono requisite a fini militari. Nello stesso anno, al crollo del regime fascista, allo sfollamento dei milanesi, si unisce quello di Corsico. Il Movimento di Liberazione è organizzato nella 113° brigata ‘Garibaldi’, nelle formazioni ‘Matteotti’ e ‘Giustizia e Libertà’.
Nel marzo 1944, quando vengono proclamati gli scioperi nelle fabbriche, la Materiali Refrattari di Corsico è la prima a scendere in piazza.
Nel settembre 1944 si costituisce a Corsico il CNL, Comitato di Liberazione Nazionale, composto da tutte le forze antifasciste.
Agli inizi del 1945 viene fucilato, vicino a Legnano, il giovane dirigente operaio, Leopoldo Bozzi, mentre Luigi Salma, operaio della Burgo, è deportato a Mauthausen, dove muore. Alla loro memoria sono state dedicate due vie nella città di Corsico.
Finita la guerra, il 15 maggio 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale insedia la Giunta Municipale, composta dai rappresentanti dei partiti antifascisti: il Dr. Maurizio Perego, del partito d’Azione, è il primo Sindaco del dopoguerra.
Nelle elezioni del 18 aprile 1946 la lista ‘Blocco del Popolo’ ottiene 3.713 voti, pari al 71%. Il 2 giugno 1946 Corsico esprime il suo ‘Si’ alla Repubblica con il 73,8% dei voti.
Con l’inizio del flusso migratorio dal Sud Italia e dalle aree depresse verso il Nord, centinaia di famiglie giungono a Corsico. Vengono potenziati i servizi e gettate, così, le basi per la città di oggi.
(Tratto da ‘Corsico, dalle origini al 1950’, Comune di Corsico, 1982)